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L’inizio di un nuovo anno ci riporta con la memoria ad un altro: quello del 1914, giusto un secolo fa, quando milioni di persone, ignare quasi vivessero in un sogno, stavano andando alla deriva verso l’abisso.

Domenica 12 gennaio, il settimanale di più larga diffusione in Grecia, “Proto Thema” (PT),  ha pubblicato un articolo di due pagine sui marxisti della Tendenza Comunista di SYRIZA e del loro programma. Pubblichiamo la replica dei compagni greci a questo attacco.

Barricate, incendi, bottiglie Molotov e scontri con i Berkut (la Celere ucraina): gli ultimi giorni a Kiev sono il ritratto di un paese fortemente diviso, in un'atmosfera quasi da guerra civile ormai non più confinata alla questione del partneriato con l'UE, ma che riguarda il futuro dell'Ucraina.

Per la prima volta nella storia, la maggioranza dei membri del Congresso è composta da veri e propri milionari. Se qualcuno ancora si illude che i Democratici siano un partito che in qualche modo difende l’interesse dei lavoratori, è il caso che ci ripensi. I membri Democratici della delegazione del Congresso sono ancora più ricchi, in media, di quelli Repubblicani.

L’anno nuovo inizia con l’ammonimento del presidente della Bce, Mario Draghi, che ci avverte che “è prematuro dire che la crisi è sconfitta” aggiungendo che “per il 2014 e per il 2015 la ripresa dell’Eurozona sarà debole”. (Corriere della sera, 10 gennaio)

Ci sono voluti 320 giorni a Rifondazione comunista per tornare alla casella di partenza. Confermato il segretario, confermata la linea, confermata la paralisi. L’unica cosa che aumenta sono i problemi.

Le elezioni municipali dell’8 dicembre in Venezuela hanno segnato un’altra vittoria per la rivoluzione Bolivariana, con 5,1 milioni di voti (49,24% del totale) andati al Partito Socialista Unito (Psuv) e ai suoi alleati del Grande Polo Patriottico, contro i 4,4 milioni (42,72%) dell’opposizione. Se si contano anche i voti dei candidati Bolivariani fuori dall’alleanza principale del GGP, il consenso totale per la rivoluzione sale a oltre il 54%.

Il congresso nazionale del Prc si è concluso come era iniziato: all’insegna del rinvio. Proviamo a capirne le ragioni. Fin dalla scorsa primavera la discussione è stata dominata dai posizionamenti interni.

Sono passati 130 dalla morte di Karl Marx. Perché dovremmo commemorare un uomo che morì nel 1883? All’inizio degli anni 60, l’allora primo ministro laburista Harold Wilson dichiarò che non dobbiamo cercare soluzioni nel cimitero di Highgate. Chi potrebbe non essere d’accordo? Nel succitato cimitero possiamo trovare solo vecchie ossa e polvere e un monumento di pietra piuttosto brutto.

Le proteste di piazza a Kiev e in Ucraina hanno attirato l'attenzione dei media: migliaia di persone scese per strada, chiedendo l'adesione al trattato di associazione con l'Unione Europea, secondo quanto possiamo leggere e vedere dai resoconti di giornali e tv.

Nelson Mandela non c'è più. Intorno alle 20:50 di giovedì 5 dicembre Nelson Rohishlahla Mandela se ne è andato serenamente dopo una lunga malattia. La notizia è stata annunciata in mondovisione dal presidente Jacob Zuma. Aveva 95 anni.

L'elezione di Bill De Blasio a sindaco di New york ha catturato l'interesse dei mass media internazionali. Addirittura alcuni hanno paventato il pericolo che un “comunista” fosse diventato sindaco della Grande mela.

L'elezione di Bill De Blasio a sindaco di New york ha catturato l'interesse dei mass media internazionali. Addirittura alcuni hanno paventato il pericolo che un “comunista” fosse diventato sindaco della Grande mela.