Il terremoto in Pakistan: Un appello a favore dei lavoratori in Kashmir

Italian translation of Pakistan earthquake: an appeal for the Kashmiri workers (October 10, 2005)

Abbiamo appena ricevuto il seguente appello urgente dai compagni della Ptudc (Pakistan Trade Union Defence Campaign) in Pakistan. Il terremoto terribile che ha devastato il nord del Pakistan e dell’India ha avuto i suoi effetti peggiori nel Kashmir. Come se gli abitanti di questa terra oppressa non avessero sofferto abbastanza, la natura ha ora inflitto una calamità orribile che è caduta pesantemente sui settori più poveri della società. Come spiega questa lettera, intere città e villaggi sono stati distrutti, uccidendo decine di migliaia di persone.

La Ptudc (Campagna di difesa dei sindacati in Pakistan) è una campagna di coordinamento che raggruppa numerosi delegati e strutture sindacali in Pakistan che vogliono promuovere un sindacalismo combattivo e democratico all’interno del paese. È stata creata nel 1995, da parte di “The Struggle” la tendenza marxista in Pakistan, a seguito dell’assassinio di Arif Shah, segretario della federazione sindacale del Punjab ad opera di sicari pagati dai padroni. La Yfis (Youth for International Socialism, Giovani per il socialismo internazionale), di cui si parla nell’appello è un’organizzazione giovanile rivoluzionaria, fondata dai sostenitori di “The Struggle”, che raccoglie nelle sue fila migliaia di giovani in tutto il Pakistan.

Un esempio della capacità di mobilitazione dei compagni in Kashmir la potete valutare leggendo questo articolo (in inglese):

Non sappiamo ancora quanti compagni della Ptudc siano morti, a causa del danneggiamento di tutte le linee di comunicazione. Molte case sono state distrutte, e la gente si trova ora senza riparo, senza difesa davanti a condizioni climatiche estreme mentre non c’è possibilità che la ricostruzione cominci fino a primavera.

La Ptudc ha una grande organizzazione in Kashmir, composta da eccellenti giovani militanti. Questa tragedia rappresenta un colpo duro per loro. Ma siamo sicuri che, con il nostro aiuto, i compagni si riprenderanno velocemente e costruiranno un’organizzazione ancora più forte.

I compagni che rappresentano la Ptudc in tutto il Pakistan hanno mandato una delegazione in Kashmir, per accertare la gravità della situazione e i bisogni della popolazione. Stanno mandando qualunque genere di necessità che riescono a raccogliere per aiutare i lavoratori e gli attivisti sindacali in Kashmir.

Si sta inoltre organizzando una delegazione parlamentare per visitare le aree colpite guidata dal compagno Manzoor Ahmed, deputato marxista e sostenitore di “The Struggle”, fra i protagonisti delle più importanti lotte sindacali e di massa degli ultimi anni.

Tutto ciò richiederà risorse considerevoli che i compagni pakistani non possiedono. Quello che stiamo lanciando è un appello alla solidarietà di classe del movimento operaio italiano nei confronti dei lavoratori del Pakistan, perché le organizzazioni più combattive dei lavoratori in Kashmir possano continuare a vivere.

Stiamo quindi facendo appello ad ognuno dei lettori del nostro sito. Contribuite con un’offerta, quanto più generosa possibile rispondendo all’appello speciale che la Ptudc ha lanciato in questi giorni.

Ogni centesimo sarà utilizzato a buon fine.

La redazione di FalceMartello

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specificando la causale “solidarietà con il Ptudc - Kashmir


Appello Urgente per il Terremoto

Compagni!

Come avrete visto c’è stato un terremoto disastroso nelle aree settentrionali del Kashmir e del Pakistan. Secondo le cifre del governo del Pakistan più di 25mila persone sono morte e centinaia di migliaia sono ferite. Le cifre vere saranno alla fine molto più grandi. Diverse città e villaggi sono stati distrutti. Il governo è impotente e non possiede i mezzi per condurre le operazioni di soccorso.

Ci sono più di 350 compagni del Ptudc e dello Yfis nelle tre principali città del Kashmir, vale a dire Muzaffarabad, Rawlakot e Bagh, che sono ridotte a un cumulo di macerie. Non conosciamo ancora la reale entità del disastro. I telefoni cellulari e quelli fissi sono fuori uso. Tutte le strade che conducono a queste città sono state gravemente danneggiate ed ora sono interrotte a causa di una serie di frane. Non c’è l’elettricità e fa molto freddo. È piovuto molto forte nelle ultime 20 ore e la gente è senza riparo.

La Ptudc ha mandato cinque compagni da Lahore e da Islamabad/Rawalpindi per portare soccorso. Cercheranno di raggiungere le città del Kashmir con ogni mezzo, anche scalando a piedi le montagne se necessario. Abbiamo approntato due centri per le emergenze, in modo da coordinare tutte le operazioni, che lavoreranno senza sosta. Il compagno Sajjad è responsabile del centro di Islamabad/Rawalpindi e la compagna Hina coordinerà quello di Latore.

Stiamo organizzando una delegazione di cinque parlamentari e diversi dirigenti sindacali per lanciare una campagna in tutto il paese per aiutare le vittime del disastro. Questa delegazione visiterà il Kashmir appena possibile per prendere parte di persona alle operazioni di soccorso.

Il Ptudc fa appello a tutti i nostri fratelli e sorelle, agli attivisti sindacali, ai lavoratori e ai cittadini della Gran Bretagna, dell’Europa e a livello internazionale perché contribuiscano a questa campagna. Appronteremo un ufficio per coordinare la campagna di solidarietà a Londra.

Un’offesa ad uno è un’offesa a tutti!
Vi ringraziamo per il vostro appoggio e la vostra solidarietà.

9 ottobre 2005

Saluti fraterni
Hina Zain, Coordinatrice nazionale del Comitato soccorsi per il terremoto del Ptudc, Latore
Manzoor Ahmed, Presidente del Ptudc e membro dell’Assemblea Nazionale del Pakistan, Islamabad.