Università marxista internazionale 2020 – La forza delle idee!

L’Università marxista è finita così come è iniziata: con uno straordinario entusiasmo rivoluzionario! Nel corso di questo evento, quasi 6500 persone si sono registrate da più di 115 Paesi; la sessione di apertura è stata visualizzata 10.000 volte; e sono stati raccolti più di 250.000 euro di offerte. È stato il più grande evento marxista internazionale a recente memoria, con il più alto livello di discussione politica che si possa trovare.

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La scuola è stata una testimonianza della forza delle idee e tradizioni autentiche del marxismo, e della dedizione rivoluzionaria dei compagni e dei sostenitori che l’hanno resa possibile.

Oltre alla notevole partecipazione, la reazione fenomenale sui social media è proseguita. Nel corso degli ultimi quattro giorni, centinaia di compagni, sostenitori e partecipanti hanno pubblicato foto mentre assistevano alle discussioni in ogni parte del mondo, e i nostri hashtag principali sono stati condivisi migliaia di volte. C’è stata anche un’eccellente risposta alla nostra campagna per ottenere giustizia per Muhammad Amin, il compagno pakistano sequestrato, con dozzine di post che richiedevano il suo rilascio. Questo mostra i legami di solidarietà che legano lavoratori e giovani attraverso le frontiere nazionali.

Idee per cambiare il mondo

Questo evento è stato un grande successo fin dai blocchi di partenza, come abbiamo spiegato nel nostro report dei primi due giorni. Ma l’Università Marxista è passata da un successo all’altro! Lunedì abbiamo tenuto sei discussioni molto interessanti su economia, anarchismo, materialismo storico, politiche identitarie, la storia della Tendenza Marxista Internazionale e il postcolonialismo.

Il filo conduttore della giornata era la crisi totale nella quale si trovano le idee riformiste e postmoderniste in ogni ambito. Come ha spiegato Josh Holroyd (un compagno dirigente dei marxisti britannici di Socialist Appeal) nella sua difesa del metodo del materialismo storico, i professori universitari hanno rinunciato a tentare di spiegare la storia scientificamente. Invece sostengono che le cose “accadono e basta”.

Ma come ha spiegato Laurie dalla Gran Bretagna nel suo intervento sulle basi storiche dell’oppressione della donna, l’approccio marxista alla storia ci permette di comprendere da dove siano arrivati l’oppressione, lo sfruttamento e il capitalismo. Non sono sempre esistiti. E se non sono sempre esistiti, possono essere aboliti.

Allo stesso modo, Hamid Alizadeh (redattore di marxist.com), nella sua relazione sul postcolonialismo, ha spiegato che il mondo ex-coloniale è insorto in numerose rivolte negli ultimi tempi. Se ci rivolgessimo ai lavoratori radicali e ai giovani in Sudan, Libano, Algeria ecc. – che si battono per la propria libertà e dignità umana – facendo concessioni alla feticizzazione piccoloborghese dell’arretratezza e del fondamentalismo religioso, non li conquisteremmo mai alle nostre fila.

Infatti, come ha detto Fiona Lali, responsabile dell’organizzazione della Marxist Student Federation in Gran Bretagna nella discussione, “Separare l’oppressione dalle sue basi materiali ci toglie la capacità di combatterla”. Invece di dividere lavoratori e giovani su linee etniche, di nazionalità ecc., che favorisce solo lo status quo, dobbiamo cercare la massima solidarietà possibile di lavoratori e giovani su basi di classe, per una lotta collettiva per rovesciare il capitalismo e instaurare il socialismo, eliminando quindi l’oppressione alla radice.

La nostra organizzazione è sola nella sua difesa convinta dei principi fondanti e autentici del marxismo, del leninismo e del trotskismo – come ha spiegato Alan Woods (direttore di marxist.com) nella discussione sulla storia della TMI. Non lasciamo spazio a idee piccoloborghesi come quelle delle politiche identitarie o del postmodernismo. Ed è questo impegno per la difesa delle vere idee del marxismo che spiega la nostra crescita in tutto il mondo, che si si è riflessa nella nostra fantastica scuola mondiale.

L’ultimo giorno si è aperto con tre sessioni su religione, teoria queer e pacifismo. Alex Grant dal Canada ha presentato in modo eccellente la discussione sull’atteggiamento dei marxisti nei confronti della religione. Ha spiegato che la nostra filosofia, il materialismo dialettico, è una filosofia atea; e che la religione unita allo stato è inevitabilmente reazionaria. Tuttavia, dobbiamo accettare che il credo religioso ha una base materiale nella sofferenza e nella miseria creata dalla società di classe e per superarla dobbiamo eliminare il sistema stesso. Solo la classe operaia, unita indipendentemente dalle proprie credenze religiose, può raggiungere questo obiettivo.

Questo sentimento è continuato nella discussione sulla teoria queer, introdotta da Yola Kipcak dall’Austria, che ha spiegato che, mentre i teorici identitari piccoloborghesi sostengono che l’unità è sempre oppressiva, dobbiamo concentrarci su ciò che ci unisce. Vale a dire, la lotta comune per eliminare la fonte di omofobia, transfobia, sessismo e ogni altra forma di intolleranza: il capitalismo. Piuttosto che separare le nostre lotte in un arcobaleno di campi diversi, abbiamo bisogno di mobilitare tutte le forze della classe operaia per la trasformazione rivoluzionaria della società.

I comunisti disprezzano l’idea di nascondere i propri obiettivi, e dobbiamo respingere le calunnie dei nostri nemici di classe. Come ha sottolineato Ben Glinecki nella sessione sul pacifismo, gli stessi personaggi che condannano i marxisti come cospiratori violenti e assetati di sangue sostendono un sistema che ha causato le guerre più grandi e sanguinose della storia, e continua a infliggere brutalità alla razza umana per proteggere i suoi interessi. Non siamo violenti, ma non siamo nemmeno disposti ad accettare la barbarie della società di classe. Siamo pronti a lottare per porre fine a questo sistema marcio, come parte del movimento rivoluzionario dei lavoratori. “L’unica guerra giusta è la guerra di classe. Gli unici mezzi per combatterlo sono quelli che portano davvero alla liberazione dell’umanità “, ha detto Ben.

Giovani e lavoratori del mondo unitevi!

La giornata si è conclusa con una sessione plenaria, introdotto da Jorge Martin dal comitato editoriale di In Defense of Marxism. Ha dichiarato che questa è la scuola che ha avuto maggior successo nella storia della TMI, nonostante le difficoltà della pandemia. Migliaia di persone provenienti da quasi tutti i paesi del pianeta hanno assistito alle sessioni nel corso della scuola. Ci aspettiamo un ulteriore successo al nostro prossimo evento per commemorare Leon Trotsky, che è stato assassinato in Messico il 20 agosto di ottant’anni fa.

Il livello di entusiasmo per le nostre idee è uno schiaffo ai cinici “intellettuali” che affermano che i lavoratori non hanno alcun interesse per la teoria. Al contrario, Jorge ha citato un lavoratore cileno in un cantiere edile e un addetto alle pulizie canadese, che ci hanno scritto dicendo di essersi sintonizzati alla nostra scuola alzando il volume in modo che i loro colleghi potessero ascoltare! Questi sono solo due esempi tra centinaia, come attestano i social media!

A parte il successo dell’università marxista, Jorge ha riferito che abbiamo avuto 1,8 milioni di visualizzazioni al nostro sito principale (marxist.com) nei tre mesi della pandemia. Questa enorme emergenza sanitaria ha innescato un’accelerazione della nostra crescita in tutto il mondo: riflettendo una tendenza crescente a mettere in discussione il sistema capitalista ovunque, in particolare tra i giovani. Tutto ciò è in contrasto con molte altre cosiddette organizzazioni socialiste, che stanno annegando all’interno di spaccature e crisi. Ciò che ci distingue, ha detto Jorge, è la nostra solida base fondata sulla teoria marxista e il nostro approccio amichevole e non settario al movimento operaio.

Jorge ha spiegato che la teoria non è solo un esercizio intellettuale, ma una guida all’azione. Come Marx ha scritto nelle sue tesi su Feuerbach, “I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; ora si tratta di cambiarlo”. Ha quindi fatto appello a chiunque ascolti che non lo avesse ancora fatto per unirsi alla TMI nella nostra lotta per trasformare la società. Con la giusta direzione, ha detto Jorge “questa volta, la nostra classe vincerà!”

Diversi compagni di tutto il mondo sono stati quindi invitati a parlare dell’inarrestabile marcia del marxismo in tutti i continenti. Il compagno Paras ha spiegato che la più grande sezione della TMI è ora presente in ogni regione del Pakistan, dove lavoratori e giovani stanno affondando nella povertà, nella malattia, nella repressione e nella corruzione dello stato. Una situazione rivoluzionaria è all’orizzonte e i nostri compagni stanno correndo per costruire la direzione necessaria che può diventare un punto di riferimento per le masse e mostrare la strada da percorrere.

È stato seguito da Lucy dal Brasile, dove la risposta sconsiderata del debole e reazionario governo Bolsonaro alla crisi del coronavirus ha provocato la rabbia della classe operaia. Come prima organizzazione di sinistra a lanciare lo slogan, Fora Bolsonaro (Fuori Bolsonaro), i nostri compagni hanno avuto un ruolo di primo piano nella lotta contro questo governo marcio e sono cresciuti enormemente su questa base.

Ha poi parlato Fiona dalla Gran Bretagna, dove abbiamo registrato una crescita significativa nell’ultimo periodo. Dopo la sconfitta del movimento intorno a Corbyn, un intero settore di giovani frustrati e radicali ha iniziato a trarre conclusioni radicali, rafforzate dalla disastrosa gestione della pandemia COVID-19 da parte del governo reazionario di Boris Johnson. Tutto ciò ha significato un enorme aumento della popolarità delle idee marxiste, in particolare tra studenti e giovani, su cui i compagni britannici hanno capitalizzato con incontri online regolari e molto partecipati. Hanno anche in programma di passare presto a un periodico settimanale – un enorme passo avanti!

Poi Oleg dalla Russia, che è partito con un omaggio al compagno Alexei, fondatore della nostra sezione russa, che si sta attualmente riprendendo da un incidente. Gli mandiamo i nostri saluti rivoluzionari. Oleg ha parlato di come la degenerazione del movimento operaio dopo il crollo dell’URSS nel 1991 ha significato che l’eredità rivoluzionaria della Russia era stata sostanzialmente sepolta. Tuttavia, i compagni combattono per riportarla alla luce: svolgendo un lavoro sistematico per costruire le loro forze e garantire che lo spettro dell’Ottobre continui a perseguitare i gangster al vertice del regime russo.

Alessio dall’Italia ha poi parlato di come la pandemia di coronavirus, che ha colpito l’Italia fra i primi paesi, ha prodotto un grande cambiamento nella coscienza, mentre i lavoratori, molti non sindacalizzati, hanno scioperato spontaneamente per bloccare la produzione ovunque non ci fossero condizioni di lavoro non sicure. I compagni hanno organizzato una campagna di solidarietà di grande successo, “I lavoratori non sono carne da macello”, che ha permesso loro di organizzare riunioni molto partecipate e connettersi con questa nuova avanguardia. Stanno anche continuando a conquistare molti giovani e studenti delle scuole, che svolgeranno un ruolo importante negli eventi molto importanti che verranno.

Infine Laura ha fatto un report dal “ventre della bestia”: gli Stati Uniti. A seguito di sviluppi di grande portata come il movimento di Bernie Sanders, la crisi del COVID-19 e il movimento Black Lives Matter, oltre 600 persone hanno contattato i nostri compagni americani chiedendo di aderire alla loro organizzazione. Le vendite dalla loro libreria sono triplicate, così come gli accessi al loro sito web. Ora abbiamo compagni in 60 diverse città e cittadine degli Stati Uniti. A prescindere dai deliri di Trump contro i democratici “marxisti” e il movimento BLM, c’è davvero un vasto pubblico di idee socialiste e comuniste: la classe dirigente americana ha ragione ad avere paura!

Tra le offerte arrivate prima e durante la scuola e la grande colletta di domenica, abbiamo raccolto quasi 280.000 euro: una cifra sorprendente che dimostra la dedizione e il sacrificio di tutti i nostri compagni e sostenitori e il loro impegno per costruire un mondo migliore.

Il futuro appartiene ai marxisti!

Alla fine, Alan Woods ha concluso l’evento. Ha detto che, per la prima volta nella sua vita, si sentiva come se stesse parlando a tutto il mondo. Ha affermato che la TMI rappresenta l’unità indivisibile della classe lavoratrice attraverso tutti i confini. In quanto tale, rigettiamo tutte le idee reazionarie che cercano di dividere i lavoratori e di metterli l’uno contro l’altro. Ciò significa che le nostre discussioni non hanno un carattere astratto. Se vogliamo far sì che la lotta di classe sia vittoriosa, i lavoratori e i giovani devono essere armati con metodi e, soprattutto, con idee corrette. In tal modo, ha detto Alan, seguiamo le orme di Leon Trotskij, che ha dato la vita a difesa delle idee e tradizioni autentiche del marxismo e del bolscevismo.

Ha concluso dicendo:

La TMI è l’unica organizzazione su scala mondiale con il diritto di rivendicare il patrimonio dell’internazionale che è stata fondata da Leon Trotskij, prima che venisse colpito a tradimento. Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, compagni. Dobbiamo giungere alla seguente conclusione: se non facciamo noi questo lavoro così necessario, nessun altro lo farà per noi… La TMI porta sulle sui spalle il destino della rivoluzione socialista mondiale!”

Il compito di questa scuola è stato quello di difendere le idee marxiste da ogni forma di calunnia, reazione e revisionismo. Tale compito è stato compiuto con disinvoltura da ogni compagno che ha preso la parola, e tutti hanno dimostrato un’ottima conoscenza della scienza del marxismo. Ma la scuola stessa è stata una testimonianza della validità e del potere di queste idee. Mentre i borghesi, i piccolo-borghesi e i settari guardano questo mondo tumultuoso con orrore e confusione, incapaci di dare un senso a ciò che vedono, i marxisti comprendono che stiamo assistendo all’agonia mortale della vecchia società, e alla lotta di una nuova società per venire alla luce.

Questa chiarezza e la convinzione in un futuro migliore stanno conquistando sempre più lavoratori e giovani alla nostre fila. È sulla base della nostra teoria che possiamo guardare con ottimismo all’epoca rivoluzionaria in cui siamo entrati, e con determinazione alla realizzazione del compito della rivoluzione socialista nelle nostre vite.

L’università marxista è giunta al termine, ma la lotta per il socialismo continua! Avanti fino alla vittoria! Unisciti a noi!

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