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Venezuela - Guerra economica mentre si avvicinano le elezioni parlamentari
Le prossime elezioni per l’Assemblea Nazionale, che si terranno il prossimo 26 Settembre, rappresentano una sfida importante per il futuro della Rivoluzione Bolivariana. Nei mesi che precedono le elezioni il Venezuela si ritrova in una situazione altamente instabile. La contro-rivoluzione è passata all’offensiva, e sfrutta il proprio potere economico per provocare il crollo delle scorte di generi alimentari, attraverso il sabotaggio e l'accaparramento.
Rivoluzione in Iran, quali prospettive?
Lo scorso anno è esploso in Iran un imponente movimento che ha scosso l’odiato regime fondamentalista islamico fin nelle sue fondamenta. C’erano tutte le condizioni per riuscire nel rovesciamento rivoluzionario del regime. È mancata tuttavia la partecipazione attiva della classe operaia come forza organizzata e ancora più decisiva è stata la mancanza di una cosciente direzione rivoluzionaria del movimento.
Francia: due milioni in corteo contro i tagli di Sarkozy
Il 24 giugno circa due milioni di lavoratori sono scesi in piazza per protestare contro gli ultimi attacchi alle pensioni del governo Sarkozy. L’età pensionistica, ridotta a 60 anni di età da Mitterrand nel 1981, verrà innalzata a 62 anni. Considerato che questa manifestazione è stata convocata per l’ultima settimana di giugno, ci si sarebbe potuto attendere una bassa partecipazione. Ma non è andata così. A Parigi circa 150.000 persone sono scese in piazza. Un ulteriore giorno di agitazione è stato convocato per il 7 settembre.
Pomigliano non si piega, Pomigliano resiste!
Il referendum che si è tenuto ieri alla Fiat di Pomigliano è per i lavoratori, la sinistra, il sindacalismo di classe di questo paese uno splendido risultato. Una sconfitta certo, ma che ha visto quasi il 40% dei lavoratori (circa la metà degli operai) dire NO al ricatto della Fiat. Marchionne voleva il plebiscito ma il plebiscito non c’è stato.
Grecia: e ora?
Negli ultimi tempi la risposta della classe lavoratrice greca alla serie di rigorose misure di austerità è stata magnifica. Abbiamo visto mobilitazioni delle masse, scioperi del settore pubblico e scioperi generali. Nonostante questo, il governo del PASOK ha fatto passare diversi “pacchetti di austerità” e sta preparando ulteriori attacchi. La quindi quindi è legata a dove si sposterà il movimento. Quale sarà il prossimo passo?
Cina: vittoria per i lavoratori della Honda in sciopero
I lavoratori dello stabilimento Honda di Foshan in Cina hanno conquistato l’aumento del salario del 35% dopo uno sciopero cominciato il 17 maggio. L’accordo, raggiunto il 4 giugno, prevede un aumento medio mensile di 500 yuan in media. Un lavoratore regolare di prima linea il cui salario prima era di 1544 yuan, vedrà un aumento a 2044 yuan, corrispondente al 32,4%. Gli impiegati interni, che rappresentano una gran parte della forza lavoro e hanno giocato un ruolo chiave nello sciopero ma ricevevano salari molto più bassi, avranno un aumento di 634 yuan dagli attuali 900 – un incremento di oltre il 70%.
Portogallo: il Bloco de Esquerda vota sì al prestito di "salvataggio" della Grecia
Un nostro lettore dal Portogallo ci ha scritto chiedendoci la nostra opinione sul voto dei parlamentari del Bloco de Esquerda* a favore del prestito europeo di salvataggio della Grecia. A nostro parere questa posizione è scandalosa.
Venezuela: scontro tra la destra e la sinistra nel PSUV
Una battaglia decisiva si sta svolgendo all’interno del PSUV in Venezuela, una battaglia che riguarda le candidature al parlamento per il partito nelle prossime elezioni. La sinistra sta combattendo una battaglia impari, poichè i candidati della destra hanno avuto molte più risorse e sostegno ufficiale dal partito a livello locale rispetto ai candidati che genuinamente rappresentano i lavoratori e i poveri. E’ una battaglia cruciale nella rivoluzione venezuelana.
Gran Bretagna: le elezioni aprono un periodo di instabilità
Le recenti elezioni politiche ed amministrative in Gran Bretagna hanno prodotto una situazione parlamentare instabile, che è un riflesso della instabilità reale esistente nella società. Non solo i risultati hanno prodotto un parlamento in stallo senza maggioranza assoluta per nessun partito, ma addirittura si è giunti ad una alleanza Tory-liberali, per la prima volta in più di 70 anni.
La Grecia esplode
La Grecia resiste ai diktat dell’Unione europea e del Fmi. Lo sciopero e la manifestazione di ieri ad Atene sono state le più grandi dalla fine della dittatura dei colonnelli, oltre 35 anni fa. A centinaia di migliaia i lavoratori e i giovani sono scesi in piazza ad Atene, a Patrasso a Salonicco e in tante altre città della Grecia.
Quei pelandroni dei lavoratori greci…
Da quando la crisi in Grecia ha conquistato le prime pagine, sono spuntate dappertutto, sui media borghesi, un sacco di frottole su come in Grecia il settore pubblico sia enorme, le settimane lavorative cortissime, le pensioni grasse e facili ed un sacco di altre amenità per gettare sui lavoratori la colpa della crisi. Le cifre ed i fatti, tuttavia, hanno la testa dura e raccontano una storia completamente diversa.
Giù le mani da Cuba! Lottare per il socialismo internazionale! Difendere la rivoluzione cubana!
La rivoluzione cubana si trova ad affrontare ulteriori attacchi da parte delle potenze capitalistiche. C'è una campagna diffamatoria e isterica su scala internazionale, che dimostra ancora una volta di più l'odio dei borghesi per una rivoluzione, che a dispetto dei suoi errori e delle difficoltà resiste e continua a rappresentare un polo di attrazione per i lavoratori e i contadini dell’America Latina e a livello internazionale.
Il 29° Congresso di The Struggle, la tendenza marxista pakistana
Il 20 e 21 marzo scorsi si è tenuto a Lahore il congresso di The Struggle, il gruppo pakistano della Tendenza Marxista Internazionale.
Venezuela: la controrivoluzione lancia una nuova sfida
Nel percorso che porterà alle elezioni di settembre, l’opposizione si sta preparando su diversi fronti. Da una parte c’è il sabotaggio economico, dall’altra le manovre degli elementi di destra presenti all’interno dello stesso movimento bolivariano. Nel frattempo, tutto questo sta esercitando un effetto di radicalizzazione a sinistra.
Bolivia - Elezioni comunali: vince il MAS ma risorge l'opposizione
Il Movimento al Socialismo (MAS) risulta confermato come prima forza nazionale alle elezioni del 4 di aprile. Alle precedenti elezioni municipali del 2004 il MAS aveva vinto in 80 dei 327 comuni del paese ma in nessuna dei capoluoghi regionali né nelle cittá importanti, mentre alle regionali del 2005 aveva conquistato il governo solo nelle regioni di Chuquisaca, Potosí ed Oruro. Oggi il MAS é maggioranza nei consigli comunali di Cobija, Cochabamba e della popolosa El Alto, terza cittá del paese. Le proiezioni sulla base dei primi scrutini gli attribuiscono anche i governi regionali di Potosí, La Paz, Cochabamba, Chuquisaca, Oruro e probabilmente Pando.
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