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La bocciatura della proposta di legge di bilancio è segnale di un cambiamento qualitativo nella situazione politica del Portogallo. Le elezioni anticipate del prossimo anno si svolgeranno in un contesto politico molto differente da quello precedente. Dopo sei anni di collaborazione del BE [Blocco di Sinistra N.d.R.] e del PCP [Partito Comunista Portoghese N.d.R.] con il governo PS [Partito Socialista N.d.R.], la geringonça (accordo di governo tra PS, BE e PCP) è morta. In questo momento i comunisti e i blocchisti [membri del Blocco di Sinistra N.d.R.], accusati di aver fatto cadere il governo, si trovano in una situazione difficile.

Gli Stati Uniti hanno visto uno ‘Striketober’ [ottobre di sciopero] di lotte sindacali in tutta una serie di settori: dalla sanità all’edilizia, dalla lavorazione del legno all’estrazione del carbone, mezzi di comunicazione, produzione di snack e di cereali. In questo mese, un totale di 100.000 lavoratori hanno votato per lo sciopero.

L’economia mondiale arranca da mesi verso il caos. I negozi esauriscono i beni di consumo, le stazioni di servizio restano senza combustibile, i prezzi dell’energia schizzano alle stelle e i principali porti occidentali sono intasati da file interminabili di navi incolonnate, che a volte devono aspettare addirittura intere settimane prima di poter scaricare. Proprio mentre ci raccontano che la crisi del covid è finita e la vita sta tornando alla normalità, il mercato mondiale vive lo strascico di una serie di crisi convergenti.

La classe operaia turca sta cominciando a mobilitarsi con una serie di scioperi e proteste diffusi in tutto il paese. Operai metalmeccanici, tessili, edili, operatori sanitari, lavoratori delle poste e dei servizi, minatori, aeroportuali, giornalisti, lavoratori comunali e altri ancora hanno iniziato a lottare contro lo scioglimento dei sindacati, i contratti iniqui, i licenziamenti e i salari non pagati.

Squid Game è l’ultima produzione targata Corea del Sud che mostra in maniera brillante la realtà brutale del capitalismo: la competizione portata all’estremo. Mentre la serie è in testa a tutte le classifiche di Netflix, i lavoratori coreani proprio oggi, 20 ottobre, incrociano le braccia in uno sciopero generale.

Il congresso laburista di quest’anno [che si è tenuto a Brighton] si è concluso con una vittoria della destra. La sinistra deve imparare dalle lezioni che vengono dall’ascesa e dalla caduta del movimento di Corbyn. L’unica via da seguire è quella di costruire le forze del marxismo. Unisciti a noi in questo compito vitale.

Il recente accordo concluso fra Australia, Regno Unito e Stati Uniti ha provocato una crisi nelle relazioni internazionali. Tra la Francia che ha richiamato temporaneamente il suo ambasciatore a Washington e la protesta ufficiale diramata dalla Cina, il nuovo accordo ha irritato tutte le parti in causa. Tutto questo è avvenuto nonostante che il patto costituisca semplicemente un nuovo passo nel riallineamento più generale delle potenze imperialiste.

Si sono svolte le elezioni parlamentari in Russia. Come avevamo previsto, sono state completamente truccate dal regime. Proprio quando sembrava che il Partito Comunista (PCFR) avesse ricevuto la maggioranza dei voti reali, le autorità hanno prodotto, letteralmente da un giorno all’altro, il risultato di cui avevano bisogno. Questo atto spudorato di riscrittura totale dei risultati delle elezioni non farà altro che provocare una rabbia crescente nella società.

Negli ultimi due mesi, il regime del Partito comunista cinese (Pcc) ha preso una serie di misure drastiche che hanno messo in subbuglio la società e suscitato congetture a non finire: lo Stato ha infatti punito alcune grandi aziende private ed introdotto regolamentazioni generalizzate per l’industria dello spettacolo. Una sintesi della motivazione alla base di queste misure è giunta stranamente da un oscuro post pubblicato su un blog, a cui è stata data ampia rilevanza da tutti i principali media statali, in cui si proclamava che “lo sentiamo tutti, è iniziata

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Venerdì 3 settembre, il primo ministro giapponese Yoshihide Suga ha annunciato che non si sarebbe candidato alle primarie per la guida del Partito Liberal Democratico (LDP) prevista per la fine del mese. Nei fatti questo significa che si dimetterà da primo ministro dopo essere stato in carica appena un anno. Tuttavia, data la crisi generale del capitalismo giapponese, ciò che stiamo vedendo non è solo la fine della carriera politica di Suga, ma la fine della relativa stabilità politica che la classe dominante è riuscita a mantenere nell’ultimo decennio. In Giappone si sta inaugurando una nuova, turbolenta epoca di instabilità politica.

Di fronte alla pandemia, la crisi ambientale è stata in parte messa in secondo piano. Il suo impatto, tuttavia, continua a essere devastante. Stiamo raccogliendo le conseguenze del cambiamento climatico con condizioni meteorologiche estreme che stanno diventando sempre più comuni. Quest’anno, in particolare, gravi siccità hanno colpito diverse regioni sparse in tutto il mondo.

Oggi, vent’anni fa, gli Stati Uniti hanno assistito all’ attacco più grande e sanguinoso sul loro territorio della storia moderna. Almeno 2.977 uomini e donne sono morti e almeno altri 25.000 sono rimasti feriti dopo che un gruppo di terroristi fece schiantare due aerei passeggeri contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, lasciando il popolo americano in uno stato di shock e incredulità.

Il 28 agosto, promossa dal Comitato di solidarietà dei lavoratori (Workers’ Solidarity Committee), si è tenuta una grande manifestazione di protesta di oltre mille operai delle aree industriali di Korangi e Landhi a Karachi. Le principali rivendicazioni della manifestazione erano l’adozione di un salario minimo pari a 25mila rupie, come annunciato dal governo del Sindh, l’eliminazione del lavoro in subappalto e l’attuazione delle leggi sulla sicurezza industriale. Oltre a questo, però, la manifestazione del Workers’ Solidarity Committee – formato sulla base di un collegamento stabilito tra il Red Workers Front (Fronte rosso dei lavoratori, RWF) e diversi sindacati attivi nelle zone

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